Ciro Iengo, già Sindaco di Ercolano e animatore del progetto 'Il
Miglio d'Oro', è intervenuto al Castello di Stigliano, in occasione
dell'incontro delle Terre della Storia che si è svolto a Santa Maria
di Sala, sotto il Patrocinio della Civica Amministrazione e della
Provincia di Venezia,per rilanciare ufficialmente il progetto delle
Terre Romane e Bizantine, un circuito di borghi europei, che fa parte
del più ampio progetto delle Terre della Storia.
Iengo ha portato, forte della sua passione e della sua competenza,
l'adesione del progetto alla rete delle Terre della Storia.
Nell'Ottocento il Miglio d'oro propriamente detto era un tratto di
strada rettilineo la cui lunghezza misurava esattamente un miglio
secondo il sistema di Unità di misura della provincia di Napoli
allora in uso e aveva due termini precisi, la Villa Aprile in corso
Resina ad Ercolano e il Gran Caffè Palumbo nei pressi della Villa
Comunale di Torre del Greco; entro questi termini sorgevano, tra le
altre, la Villa Campolieto, Villa Favorita,e Villa Mennella a Torre
del Greco. In seguito questa definizione così precisa sfumò, ed i
confini si estesero man mano, quello verso nord-ovest fino a
ricomprendere Portici con la Reggia, poi San Giorgio a Cremano con le
sue ville (ad es. Villa Bruno e Villa Pignatelli) e infine le porte
di Napoli nel quartiere San Giovanni a Teduccio, quello verso sud-est
fino a ricomprendere le ville di tutto il territorio di Torre del
Greco (ad es. la Villa delle Ginestre).
I proprietari delle ville lungo il Miglio d'Oro, per lo più eredi
degli aristocratici borbonici che le avevano costruite, non furono in
grado di garantirne la conservazione, già pregiudicata dai saccheggi
ed i bombardamenti della Seconda guerra mondiale e dalla successiva
speculazione edilizia. Il Parlamento Italiano, con la legge n. 578
del 29 luglio 1971 istituì l'Ente per le Ville Vesuviane "allo
scopo di provvedere alla conservazione, al restauro e alla
valorizzazione del patrimonio artistico costituito dalle Ville
Vesuviane"